Uomo politico russo. Appartenente all'ala destra del Partito
rivoluzionario russo, nel 1917 prese parte alla Rivoluzione, ma si oppose al
predominio dei Bolscevichi. Dopo lo scioglimento dell'Assemblea Costituente
partecipò ai tentativi dei gruppi dissidenti di creare governi provvisori
in Siberia. Nel settembre 1918 presiedette la Conferenza di Ufa, negli Urali,
nella quale venne deciso di dar vita a un governo provvisorio panrusso. Il
governo, da lui presieduto, comprendeva oltre ad alcuni esponenti della destra
socialista, anche rappresentanti dei Cadetti e dipendeva di fatto dalle forze
controrivoluzionarie dell'ammiraglio Kolcak. Poco dopo la formazione di questo
governo, l'Armata rossa occupò Samara, riducendo poi sempre più il
territorio controllato dai Bianchi. Sulla carta, il governo di Ufa restò
in carica sino al novembre 1918 quando fu rovesciato dall'ammiraglio Kolcak, il
quale assunse la suprema autorità. Si ebbe allora la disintegrazione di
quanto ancora restava del Partito socialista rivoluzionario, mentre
A.
continuò a condurre una violenta campagna contro il governo bolscevico in
favore dell'intervento militare delle potenze occidentali, senza peraltro
riuscire a raggiungere il proprio scopo (1878-1943).